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La Vitamina B5 (acido pantotenico), un’altra delle vitamine del complesso B, è un olio viscoso giallo che si trova di solito nella forma di pantotenato di calcio.
E’ presente in tutte le cellule viventi ed è molto importante per il metabolismo dove funziona come parte della molecola chiamata coenzima A.
Col fatto che si trova praticamente in tutte le cellule viventi, (“pantos” in greco significa ovunque) si potrebbe dedurre che una sua carenza sia molto rara.
Eppure, gli agenti chimici di cui siamo circondati e alcune diete possono ridurre drasticamente i livelli di acido pantotenico.
Anche una lieve carenza di questa vitamina potrebbe spiegare per esempio non solo l’irritabilità, i gonfiori intestinali, o il bruxismo, ma anche la rapida diffusione delle malattie infettive nel periodo invernale, così come la difficoltà a gestire situazioni stressanti, d’inverno in special modo.
Se analizzassimo lo stile di vita attentamente insieme a ciò che mangiamo, al microscopio però, potremmo scoprire delle cose interessanti che vanno ben oltre le chiacchiere di coloro che insistono nel considerare la dieta come sufficiente a sopperire alle necessità nutrizionali individuali.
Secondo il dottor Williams, scopritore di questa vitamina, tutti possono ottenere dei benefici da una integrazione.[1]
L’uomo, rispetto agli animali, mantiene nei muscoli una quantità di acido pantotenico due volte maggiore.
Tuttavia, sulla base di alcuni esperimenti, si è visto che bastano un paio di settimane di carenza per provocare senso di fatica e voglia di appisolarsi in continuazione. [2]
La privazione totale, protratta per oltre 14 giorni provoca un graduale aumento di:
costipazione, litigiosità, nervosismo, diminuzione degli ormoni surrenali, spossatezza, infezioni a carico dell’apparato respiratorio.
Come si può dedurre (anche solo in modo superficiale) dall’osservazione dei sintomi, la vitamina B5 svolge e influenza una molteplicità di funzioni nel corpo, tanto da far presumere che il fattore carenza venga puntualmente sottovalutato nel trattamento di alcuni disturbi.
STRESS
Grazie alla vitamina B5 possiamo gestire al meglio lo stress, renderlo meno “faticoso”, evitare inutili patemi e sprechi di energia.
Nel 1952, alcuni esperimenti (riportati in Nutrition Symposium) con l’acqua gelata (il freddo è notevole causa di stress per l’organismo), condotti su alcuni gruppi di persone ad opera della dottoressa Ralli, hanno reso evidente che l’acido pantotenico aiuta a mantenere stabili i livelli di vitamina C nel sangue e aumenta la capacità di resistenza dei vari tessuti.
REAZIONI ALLERGICHE
Le vitamine del gruppo B, insieme a vitamina C, bioflavonoidi e vitamina E proteggono dallo stress delle reazioni allergiche e rinforzano il sistema immunitario.[3]
BRUXISMO
Esperimenti condotti con gruppi di digrignatori notturni, durati un anno, hanno evidenziato come l’integrazione di acido pantotenico e calcio abbia risolto completamente il problema. [4]
E’ vero che alcuni studi hanno collegato il bruxismo con turbe emotive, aggressività, irritabilità e tensione, ma bisogna sottolineare che tutte queste situazioni riducono le riserve corporee di acido pantotenico, compromettendo la normale produzione di acetilcolina, il trasmettitore chimico presente nei centri nervosi che intervengono nella regolazione del movimento muscolare.
Un’adeguata assunzione di vitamine del gruppo B e Calcio può essere un ottimo supporto per il tuo sistema nervoso, indipendentemente dal fatto che tu scelga di andare dallo psichiatra e da quello che dice lui delle vitamine (se non conosce le funzioni delle vitamine come fa a parlarne, continuerà a dire che non ti servono, chiaramente).
PROTEZIONE DALLE RADIAZIONI
Acta Paediatrica (1963) riporta uno studio del dottor Szorady, condotto su alcuni gruppi di topi esposti a radiazioni e trattati con acido pantotenico. Secondo questa ricerca nei gruppi di topi a cui è stato somministrato l’acido pantotenico è stata registrata un’incidenza di sopravvivenza 200 volte più elevata rispetto a quelli che non hanno ricevuto la supplementazione di questa vitamina.
STIMOLA LA MOTILITA’ INTESTINALE E RIDUCE I GAS
Il coenzima A è un fattore essenziale per la produzione di acetilcolina, ma nella formazione di coenzima A entra in gioco la vitamina B5, la quale, indirettamente, influenza l’azione delle terminazioni nervose che agiscono e “muovono” l’intestino. L’acetilcolina è una sostanza chimica per la trasmissione di segnali nervosi che controlla anche l’attività dell’intestino.
Alcuni esperimenti riportati sul British Medical journal nel 1963 e sul Journal of Applied Nutrition evidenziano come dopo un periodo di stress il livello di acido pantotenico diminuisca e la sua somministrazione eleva di oltre il 50 % la produzione di acetilcolina.
La somministrazione di vitamina B5 è di notevole aiuto per le persone operate all’intestino in quanto elimina molto rapidamente i gas intestinali.
Tuttavia secondo il dottor C. Fredericks potrebbero trarre giovamento dall’integrazione di questa vitamina anche coloro che non hanno una causa fisica ai loro problemi intestinali.
COLORO CHE SOFFRONO DI ARTIRITE REUMATOIDE SONO CARENTI DI VITAMINA B5
La rivista Lancet del 1963 riporta un generale miglioramento delle condizioni dei pazienti con artite reumatoide grazie alla supplementazione di vitamina B5.
Sembra che inizialmente sia stata rilevato un certo livello di carenza e la somministrazione di questa vitamina abbia migliorato la mobilità delle giunture.
Quando la supplementazione è stata interrotta, tutti i pazienti hanno avuto una ricaduta.
Caratteristiche
La B5 è stabile al calore umido, anche se è facilmente distrutta da sostanze acide (come l’aceto) o alcaline (come il bicarbonato di sodio) e dal calore secco.
Oltre la metà dell’acido pantotenico nel grano si perde durante la fresatura, e circa un terzo si perde durante la cottura della carne. In molti cibi integrali, la vitamina B5 è prontamente disponibile.
L’acido pantotenico è sintetizzato dalla flora batterica intestinale e come componente del coenzima A, svolge un ruolo chiave nel metabolismo dei carboidrati, delle proteine e dei grassi, ed è quindi importante per il mantenimento e la riparazione di tutte le cellule e dei tessuti.
E’ coinvolto in reazioni di approvvigionamento energetico e nella sintesi di composti vitali come:
– gli steroli (colesterolo),
– gli ormoni (crescita, stress e ormoni sessuali),
– i neurotrasmettitori (acetilcolina),
– i fosfolipidi (componenti delle membrane cellulari),
– la porfirina (componente dell’emoglobina e pigmento dei globuli rossi);
– gli anticorpi.
La vitamina B5 è coinvolta anche nel metabolismo dei farmaci (sulfamidici).
E’ rilasciata dal coenzima A negli alimenti da una serie di reazioni enzimatiche, poi assorbita nella circolazione e trasportata ai tessuti, dove si verifica la resintesi del coenzima.
Stimola le ghiandole surrenali e aumenta la produzione di cortisone per i nervi e la pelle.
Un altro ruolo fondamentale dell’acido pantotenico è la sua partecipazione nei processi enzimatici coinvolti nella sintesi degli acidi grassi.
La vitamina B5 svolge un ruolo importante nella secrezione di ormoni, come il cortisone, a causa del ruolo che svolge nel sostenere la ghiandola surrenale.
Questi ormoni sostengono il metabolismo, aiutano a combattere le allergie e sono benefiche per il mantenimento di una pelle sana, di muscoli e nervi salubri.
L’acido pantotenico è utilizzato anche nel rilascio di energia e nell metabolismo di grassi, proteine e carboidrati.
E ‘utilizzato nella creazione di lipidi, neurotrasmettitori, ormoni steroidei ed emoglobina. Alcuni sono del parere che l’acido pantotenico è anche utile per combattere le rughe e l’ingrigimento dei capelli.
Uno scarso apporto di vitamina B5 può dar luogo a sintomi come affaticamento, mal di testa, nausea, formicolio alle mani, depressione, cambiamenti di personalità e instabilità cardiaca. Infezioni frequenti, stanchezza, dolori addominali, disturbi del sonno e disturbi neurologici, tra cui intorpidimento, parestesia, debolezza muscolare e crampi.
Cambiamenti biochimici includono aumento della sensibilità insulinica, abbassamento del colesterolo nel sangue, diminuzione del potassio sierico, e il fallimento di ACTH per indurre eosinopenia.
Non sembra essere tossica in alte dosi, anche se sono stati riportati casi di diarrea, disturbi digestivi e ritenzione idrica a dosaggi superiori a 10 g al giorno. Prendere 1.500 mg al giorno per un periodo prolungato può causare sensibilità ai denti.
L’acido pantotenico viene distrutto da alcool, caffè, antibiotici e si perde in cucina – in particolare con la torrefazione o fresatura, così come quando viene esposto sostanze acide come l’aceto, o alcaline, come il bicarbonato di sodio. E ‘anche distrutto in larga misura nei prodotti conservati.
Si trova in: manzo, lievito di birra, uova, verdure fresche, i reni, legumi, fegato, funghi, noci, carne di maiale, pappa reale, pesci di mare, lievito, farina di segale integrale e grano integrale.
Riferimenti:
1. Nutrition Against Disease (1971)
2. Proceedings of the society of Biology (1954)
3. Pagine 145, 386 Libro completo delle Vitamine
4. Dental Survey (1970)E. Cheraski, W.Marshll Ringsdorf