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La vitamina B2 (riboflavina) è di un color giallo-arancione ed è abbastanza stabile al calore.
Tuttavia, è sensibile alla luce, in particolare quella ultravioletta, come la luce del sole; anche gli alimenti contenenti moderate quantità di riboflavina (per esempio il latte) devono essere protetti dai raggi solari.
Solubile in acqua, non si accumula nel corpo.
Dove si trova: 1 nella carne, 2 nelle verdure
1. Frattaglie, manzo (250 g = 7.14 mg di riboflavina), fegato di manzo (250 g = 4,16 mg), noci, formaggio, yogurt uova, latte e carne magra sono buone fonti di riboflavina.
2. Nelle verdure a foglia verde (250 g di broccoli = 0,31 mg – 250 g di spinaci = 0,26 mg), legumi, cereali integrali.
Nel corpo viene facilmente assorbita attraverso le pareti dell’intestino tenue, dove passa nel sangue e poi nei tessuti.
La vitamina B2 negli alimenti infatti va persa in parte nell’acqua di cottura, viene distrutta completamente dalla luce, dai raggi ultravioletti, dai processi di lavorazione dei cereali e dello zucchero, dall’alcool e dai contraccettivi orali nel corpo.
La privazione della parte esterna e fibrosa del grano e del riso fa si che la pasta bianca, la farina e il riso bianco (compreso lo zucchero bianco) siano privi di questa importante vitamina.
Funzioni
L’azione della riboflavina si esplica come coenzima essenziale per la conversione della piridossina (vitamina B6) e dell’acido folico nelle loro forme di coenzima e per la trasformazione del triptofano in niacina.
Essa interviene e partecipa a molte reazioni chimiche di ossidoriduzione, nel metabolismo dei carboidrati, in quello dei grassi e delle proteine, in altre parole significa che l’attività di questa vitamina ci dona forza ed energia per la mente e per il corpo!
La riboflavina è necessaria per la respirazione cellulare. Funziona con gli enzimi nell’utilizzazione dell’ossigeno cellulare.
Le cellule senza ossigeno a lungo andare invecchiano prima e muoiono.
Per mantenere una buona vista, per la bellezza della pelle, delle unghie e dei capelli ci vuole la Riboflavina.
Il suo ruolo è anche quello di mantenere sani i rivestimenti delle membrane e delle mucose del sistema respiratorio, del sistema nervoso, di quello digestivo e circolatorio.
Promuove la crescita e lo sviluppo normali nel feto, mentre anche una lieve carenza può dar luogo, senza sintomi appartenenti nella madre, a difetti congeniti.
L’eccesso vine eliminato facilmente con le urine, dando luogo ad un bagliore giallo-verde fluorescente.
L’integrazione di riboflavina insieme con il gruppo B può essere utile nella prevenzione e nel trattamento della cataratta, delle congiuntiviti, della depressione, della stanchezza e della scarsa forza muscolare, come pure nel caso si utilizzi alcuni farmaci.
Interazioni
I Farmaci anticolinergici – vengono utilizzati per trattare una varietà di condizioni, tra cui spasmi gastrointestinali, asma, depressione e cinetosi. Questi farmaci possono ostacolare l’assorbimento di riboflavina.
Tetraciclina – La Riboflavina interferisce con l’assorbimento e l’efficacia dell’ antibiotico tetraciclina. Tutti gli integratori del complesso B agiscono in questo modo e si dovrebbero prendere lontano dal momento in cui si prende questo antibiotico.
Antidepressivi triciclici – Gli antidepressivi triciclici possono ridurre i livelli di riboflavina nel corpo. Essi comprendono:
• imipramina (Tofranil)
• Desimpramine (Norpramin)
• Amitriptilina (Elavil)
• nortriptilina (Pamelor)
Farmaci antipsicotici – I farmaci antipsicotici chiamati fenotiazine (ad esempio, clorpromazina o Thorazine) possono abbassare i livelli di riboflavina.
Doxorubicin – La riboflavina interferisce con la doxorubicina, un farmaco usato per il trattamento di alcuni tipi di cancro. Inoltre, doxorubicin, a sua volta, può esaurire i livelli di riboflavina.
Methotrexate – Si tratta di un farmaco usato per curare il cancro e le malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide, che può interferire con il modo in cui il corpo utilizza la riboflavina.
Fenitoina – Fenitoina (Dilantin), un farmaco usato nel controllo delle crisi, può influenzare i livelli di riboflavina nel corpo.
Probenecid – Questo farmaco usato per la gotta può diminuire l’assorbimento di riboflavina dal tubo digerente e aumentare la quantità che si perde nelle urine.
Diuretici tiazidici – I Diuretici che appartengono a una classe nota come tiazidici, come l’idroclorotiazide, possono causare una maggior perdita di riboflavina nelle urine.
La vitamina B2 è necessaria per la salute delle mucose del tratto digestivo e aiuta l’assorbimento del ferro e della vitamina B6.
E’ necessaria durante i periodi di crescita rapida e anche quando si assumono molte proteine oppure si prendono dei medicinali che ne riducono l’assorbimento.
Può dimezzare l’intensità e la frequenza delle emicranee [1]
Diversi studi suggeriscono che l’integrazione di vitamina B2 nelle persone con emicrania può ridurre la frequenza e la durata degli attacchi. Uno studio in doppio cieco, controllato con placebo, ha dimostrato che l’assunzione di 400 mg di riboflavina al giorno riduce della metà il numero di attacchi di emicrania.
Proprietà antiossidanti [1]
Oltre a produrre energia per il corpo, la riboflavina funziona anche come antiossidante, combattendo i danni prodotti dai radicali liberi.
La carenza di Riboflavina può restare occulta anche ai medici [2]
Le conseguenze di una carenza lieve di questa vitamina sono ampiamente documentate e vanno dal sentirsi affaticati alla stanchezza, dalla tristezza, alla depressione, dal nervosismo, all’isteria fino alla perdita di appetito, dai disturbi gastrointestinali, all’ingrossamento del fegato, all’anemia.
Una carenza grave invece può manifestarsi con crepe e piaghe agli angoli della bocca, disturbi agli occhi, infiammazione della bocca e della lingua, lesioni cutanee, anemia grave.
Tra i sintomi di carenza sono stati riportati anche: dermatiti, vertigini, perdita di capelli, insonnia, sensibilità alla luce, cattiva digestione, crescita ritardata e risposte mentali rallentate.
L’assunzione delle vitamine del gruppo B, nel caso di alcuni tipi di tumori particolarmente aggressivi, deve avvenire sotto stretto controllo medico e può talvolta venire limitata.
Supplementi di vitamina B2 potrebbero essere necessari durante l’adolescenza, dopo i 40/50 anni di età, quando si assumono molte proteine, si consuma alcool, antibiotici e pillole anticoncezionali oppure si fa molto esercizio fisico.
Se sei molto stressato, studi o fai una dieta ipocalorica e iperproteica, questa vitamina insieme all’intero gruppo B potrebbe restituirti buon umore, una discreta energia e voglia di fare.
Riferimenti:
- orthomolecular.org
- New England Journal of Medicine (1970) Richard S. Rivlin
I gruppi che trarrebbero beneficio dall’integrazione di riboflavina sono le donne adolescenti e giovani adulte, in particolare nel Regno Unito, dove la riboflavina non è fortificata negli alimenti come negli Stati Uniti e in Canada, e gli anziani, che tendono ad avere un’assunzione di riboflavina inferiore a quella ottimale.
Oltre a favorire un buon livello di riboflavina, l’integrazione ha un possibile beneficio per la salute cardiovascolare in una certa popolazione. Nelle persone che presentano una mutazione del gene MTHFR in 677TT, l’omocisteina è spesso elevata a causa di difetti nel metabolismo dei folati.
Queste persone possono sperimentare riduzioni della pressione sanguigna e dell’omocisteina quando la riboflavina viene integrata a basse dosi. Dosi più elevate di riboflavina (circa 400 mg assunti in dosi frazionate nel corso della giornata) possono avere un effetto terapeutico anche per l’emicrania.
Nel complesso, la riboflavina è una vitamina che potrebbe non essere assunta a sufficienza se la dieta è povera, ma che una dieta migliore potrebbe correggere. L’integrazione non è mai obbligatoria, ma è probabilmente prudente per le persone per le quali è stata confermata la presenza di MTHFR 677TT o per gli anemici che seguono una terapia di integrazione di ferro per migliorarne l’assorbimento.
Informazioni sul dosaggio
La riboflavina, può essere integrata a una dose relativamente bassa di 1-2 mg al giorno. Dosi più elevate (4 mg) possono essere utili per ridurre le concentrazioni di omocisteina.
Per ridurre l’emicrania, anche se la dose ottimale non è ancora stata confermata, molti studi utilizzano una dose giornaliera totale di 400 mg di riboflavina suddivisa in varie dosi nel corso della giornata.