Licopene proprietà, benefici, effetti

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Il licopene è uno dei principali carotenoidi alimentari che protegge le cellule del nostro organismo dai danni ossidativi, evitando che lipidi, proteine e DNA si deteriorino anzitempo 1.

Si trova in maggiori quantità perlopiù nei pomodori e soprattutto nei prodotti che ne derivano, tra cui ad esempio la salsa e il concentrato.

Scopriamo le proprietà del licopene, gli alimenti che ne favoriscono l’assorbimento e quelli che invece lo ostacolano senza permetterci di beneficiare dei suoi potenti effetti sulla salute.

Licopene proprietà, benefici, effetti

Che cos’è il licopene cosa fa

Il licopene è un pigmento vegetale con una forte attività antiossidante. Appartiene alla grande famiglia dei carotenoidi, da cui derivano aromi e soprattutto colorazioni che vanno dal rosso dei pomodori all’arancione delle zucche.

Il nome di questo pigmento deriva da Lycopersicon esculentum, pomodoro in latino. Inizialmente è stato identificato nel 1876 da Millardet, che lo chiamò “solanorubina”, ma nel 1903 fu il chimico tedesco Friedrich Schunck a isolarlo in forma pura per la prima volta, rinominandolo licopene2.

Rispetto al suo gruppo di appartenenza, il licopene, al pari della luteina e della zeaxantina, non si converte in retinolo (vitamina A) nel nostro organismo, come accade invece con i carotenoidi α-carotene, β-carotene e β-criptoxantina.

Struttura chimica
Esistono due tipi principali di carotenoidi: i carotenoidi idrocarburici e le xantofille (o filloxantine). I carotenoidi idrocarburici, come il licopene, sono composti interamente da idrogeno e carbonio. Al contrario, le xantofille, ad esempio la luteina, contengono ossigeno oltre a carbonio e idrogeno.

La formula chimica del licopene è C40H56 con 11 doppi legami coniugati e 2 non coniugati. In natura, la configurazione all-trans del licopene (figura in basso) è l’isomero più comune negli alimenti rossi, mentre l’isomero tetra-cis-licopene ha una tonalità arancione.

Le forme cis- sono quelle che ritroviamo nel corpo umano e perciò meglio assorbite. Questo ci riporta all’importanza della cottura, ad esempio, che trasforma gli isomeri della forma “trans-“, presenti nel frutto crudo, in “cis- “.

Assorbimento, trasporto

Il nostro organismo assorbe direttamente una parte significativa del licopene intatto, che circola e si accumula nel plasma, nel fegato e nei tessuti periferici. L’emivita del licopene è stata calcolata in 12-33 giorni.3

Al momento dell’ingestione, il licopene deve essere rilasciato dalla matrice alimentare e incorporato in micelle miste formate da sali biliari e acidi grassi. Questa struttura micellare aiuta a solubilizzare il licopene nell’ambiente intestinale, consentendogli di diffondersi passivamente attraverso le membrane cellulari intestinali (enterociti).

Oltre ai meccanismi di diffusione passiva, di recente la ricerca ha identificato il recettore scavenger di classe B di tipo I (SR-BI) come un potenziale facilitatore dell’assorbimento del licopene4.

Una volta all’interno degli enterociti, il licopene viene impacchettato all’interno dei chilomicroni per attraversare il sistema linfatico verso il flusso sanguigno.

Meccanismi di trasporto

Dopo essere entrati in circolazione, alcuni chilomicroni vengono assorbiti dal fegato e riconfezionati in lipoproteine a bassissima densità (VLDL). Queste particelle sono fondamentali per distribuire il licopene nell’organismo. Successivamente, le lipoproteine a bassa densità LDL (LDL, Low Density Lipoprotein – il cosiddetto “colesterolo cattivo”) svolgono un ruolo significativo nel trasporto del licopene ai vari tessuti.

Gli studi dimostrano che i carotenoidi idrocarburici come il licopene si accumulano prevalentemente nelle particelle LDL.

La distribuzione dei carotenoidi tra le lipoproteine plasmatiche è notevole: circa il 14% dei carotenoidi si trova nelle VLDL, il 55% nelle LDL e il 31% nelle lipoproteine ad alta densità (HDL, High Density Lipoprotein – il “colesterolo buono”)5.

Questa distribuzione riflette il modo in cui le diverse lipoproteine interagiscono con i tessuti dei vari organi per fornire il licopene.

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In quali alimenti si trova il licopene e in che quantità

Il contenuto di licopene negli alimenti varia a seconda del metodo di coltivazione, del periodo di raccolta e della varietà. Il pomodoro, ad esempio, contiene maggiori quantità di licopene nei raccolti di agosto rispetto a quelli di settembre, mentre i pomodorini sembrano concentrare più licopene rispetto al frutto più grande.

Uno studio ha rilevato che i pomodori ciliegini contenevano 77,4 mg di licopene per chilo di peso fresco, un valore significativamente superiore a quello di altre varietà testate come Delfine F1 (69,6 mg/kg) e Daniela F1 (59,2 mg/kg)6.

Alimenti e contenuto di licopene

Tabella 1

AlimentiLicopene in mg per 100 g
Pomodori secchi70.10 – 139.79
Pomodoro concentrato bio53.52 – 211.73
Ketchup14.7 – 17
Pomodoro in salsa6.20 – 17.2
Guava rosa5.23 – 5.5
Pomodori cotti3.70
Anguria2.30 – 7.20
Pomodori freschi0.72 – 4.2
Zucche0.68 – 0.71
Carote0.65 – 0.78
Peperoni rossi cotti0.48
Rosa canina0.38 – 0.46
Pompelmo rosa0.35 – 3.36
Papaya0.11 – 5.3
Patata dolce0.02 – 0.11
Fonte:
Górecka D, et al 2020 Open Chemistry
Bramley P. M. Phytochemistry . 2000 – PubMed
Shi J., Maguer M. L. Critical Reviews in Food Science and Nutrition . 2000 – PubMed

Efficace se biodisponibile. Durante la digestione, l’assorbimento di licopene, a partire dal pomodoro rosso (maturo!), è fortemente inibito dalla presenza di calcio e fibre nello stesso pasto, mentre è stimolato dalla presenza di alcuni grassi (olio d’oliva e olio di cocco) e dalla cottura, come si comprenderà in seguito. Da notare che nella circolazione sanguigna il trasporto di questo portentoso antiossidante nei vari tessuti avviene in gran quantità grazie al colesterolo LDL5.

Le 4 proprietà del licopene

Le proprietà del licopene sono principalmente quattro, ognuna delle quali merita un approfondimento:

  • ha una straordinaria capacità antiossidante,
  • la lavorazione aumenta la sua biodisponibilità;
  • è liposolubile, i grassi ne aumentano l’assobimento fino 4 volte;
  • il calcio ne ostacola l’assimilazione.

Un antiossidante superiore a molti altri

Tra tutti i carotenoidi il licopene è il più efficace scavenger (spazzino) dell’ossigeno singoletto7, una molecola particolarmente reattiva che appartiene al gruppo delle specie reattive dell’ossigeno (ROS). L’eccesso di ROS aumenta i radicali liberi causando stress ossidativo, una condizione notoriamente collegata al cancro e alle malattie cardiovascolari8.

La capacità del licopene di neutralizzare l’ossigeno singoletto è doppia rispetto al β-carotene, dieci volte superiore a quella dell’α-tocoferolo e centoventicinque volte più efficace del glutatione.9

Questa peculiare attività antiossidante del licopene è stata proposta come meccanismo alla base dei suoi benefici.710

Inoltre, una ridotta concentrazione di licopene nell’organismo rispetto ad altre molecole antiossidanti, come la vitamina E ad esempio, ha condotto la ricerca a sospettare che i benefici per la salute emersi negli studi clinici derivino anche dall’effetto sull’espressione genica11.

Più biodisponibile nel prodotto finale lavorato: ecco perché

La lavorazione, ad esempio l’omogeneizzazione, la cottura della materia prima (soprattutto i pomodori), aumenta la biodisponibilità di licopene per tre motivi121314:

  1. si rompono le pareti cellulari della matrice vegetale in cui è contenuto;
  2. si converte dalla forma trans a quella cis, più facilmente assorbibile dall’organismo;
  3. la quantità di licopene contenuta nel prodotto finale è maggiore (vedi tabella 1).

I grassi più efficaci per assorbire meglio il licopene alimentare

L’assorbimento del licopene nel tratto digestivo è notevolmente influenzato dai grassi alimentari. La presenza di lipidi facilita la formazione di micelle per l’entrata nelle cellule intestinali.

Gli studi indicano che quando il licopene viene consumato con i grassi – 10-15 g in esperimenti clinici con olio di oliva e olio di cocco – la sua biodisponibilità aumenta notevolmente.

La composizione unica dell’olio di cocco, grazie agli acidi grassi a catena media, può favorire un migliore assorbimento dei carotenoidi all’interno dei tessuti organici.

Studi di confronto tra olii hanno rilevato che l’olio di cocco ha aumentato le concentrazioni di carotenoidi nel siero, licopene compreso, più di altri15, migliorando altresì la biodisponibilità e l’assorbimento quando il pomodoro è stato sottoposto a cottura16.

In particolare, l’olio di cocco ha determinato concentrazioni più elevate di licopene in vari tessuti, tra cui il siero e altri organi specifici.

In uno studio clinico la bioaccessibilità complessiva dei carotenoidi (luteina, zeaxantina, α-carotene, β-carotene e licopene) è risulta maggiore con l’olio di oliva rispetto all’olio di cocco, soprattutto se prima venivano emulsionati17.

Il calcio degli alimenti nello stesso pasto riduce l’assorbimento

Il calcio alimentare può compromettere in modo significativo la biodisponibilità del licopene. È stato dimostrato che persino la concentrazione nel plasma ematico diminuisce con la presenza di calcio nel pasto. Secondo i ricercatori il calcio può interferire con la formazione delle micelle, un processo fondamentale per l’assorbimento di composti lipofili come il licopene.18

In termini pratici, ciò significa che il licopene contenuto nella salsa di pomodoro, non viene ben assorbito se nello stesso pasto sono compresi formaggi e latticini in genere, così come anche altri alimenti contententi calcio, ad esempio: verdure crucifere (cavoli, broccoli, rucola, cime di rapa), spinaci, cime di rapa, semi di sesamo, calamari, gamberi, alici, sardine e polpo.

Tra gli inibitori dell’assorbimento troviamo altresì, oltre alle fibre, anche l’eccesso di betacarotene. Ad esempio, alcuni studi hanno dimostrato che gli alimenti ricchi di fibre possono legarsi ai carotenoidi, riducendone l’efficienza di assorbimento nell’intestino19. Un buon motivo per evitare l’associazione pomodoro/pasta integrale.
Il betacarotene invece compete con il licopene: l’eccesso di uno inibisce l’assorbimento dell’altro20.

Benefici del licopene: prostata, cuore, fegato, reni, vista e cervello

Una dieta arricchita con questo composto sottoforma alimentare o come nutraceutico potrebbe aiutare a prevenire oppure a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e di alcuni tumori maligni.

Inoltre, si è visto che può migliorare i meccanismi di difesa e detossificazione da sostanze inquinanti e cancerogene21.

La ricerca ha condotto diversi tipi di indagini sul licopene nel cancro alla prostata e altri tipi di malattie oncologiche e cardiovascolari. Gli effetti biologici presentati nella tabella che segue non sempre trovano riscontro in modo uniforme negli studi condotti con esseri umani. Spesso i risultati sono contrastanti e ciò è dovuto a numerosi fattori, tra cui ad esempio: la durata dello studio, le caratteristiche del gruppo di persone, la fonte e la dose di licopene utilizzata.

Effetto biologicoAzione
Combatte il cancro alla prostata e al senoRiduzione del fattore di crescita insulino-simile-1 (IGF-1), aumento apoptosi in cellule di cancro della prostata22
Sopprime la proliferazione cellulare, induce l’arresto del ciclo cellulare e aumenta l’apoptosi nelle linee cellulari di cancro al seno.23
Protezione della funzione cardiaca e vascolareMiglioramento della funzione endoteliale e riduzione dei livelli di trigliceridi nei pazienti con insufficienza cardiaca ischemica24
Incremento della dilatazione flusso-mediata e riduzione dello stato ossidativo totale25
Aumento dell’attività HDL, degli enzimi paraoxonasi-1 (PON-1), e lecitina-colesterolo aciltransferasi (LCAT), riduzione attività dell’amiloide A (SAA) nel siero e della proteina di trasferimento dell’estere del colesterolo (CETP26
Contrasta il diabeteRiduzione dei livelli di glicemia a digiuno nei pazienti con diabete mellito di tipo 227
Diminuzione dei livelli di emoglobina glicata (HbA1c) e della concentrazione di glucosio nel sangue a digiuno28
Combatte l’infiammazioneInibisce l’attivazione di NF-kB e della c-Jun N-terminal kinase (JNK). Ha soppresso l’espressione di COX-2, iNOS, TNF-α, IL-1β e IL-629
Incrementa la densità ossea e riduce stress ossidativoIncremento della densità minerale ossea.30
Aumento di SOD, GSH-px e riduzione di MDA.31
Migliora la qualità dello sperma e promuove la fertilitàDiminuzione della perossidazione lipidica e della frammentazione del DNA spermatico32
Aumento del rapporto acido arachidonico/acido docosaesaenoico33
Riduzione dello stress ossidativo e miglioramento della qualità dello sperma34
Protegge il fegatoProtezione contro la steatosi e il danno epatico35
Diminuzione del peso corporeo, dell’IMC, della circonferenza vita, del colesterolo totale e aumento dei livelli di HDL36
Contrasta l’obesitàDiminuzione del peso corporeo, dell’IMC, della circonferenza vita, del colesterolo totale e aumento dei livelli di HDL37
Protegge la funzione renaleElevati livelli di licopene nel siero riducono il rischio di mortalità nei soggetti con problemi renali cronici38
L’aumento del consumo di licopene ha ridotto l’insorgenza di disturbi renali cronici nelle donne39
Protegge la funzione polmonareDiminuzione dell’afflusso di neutrofili nelle vie aeree e dell’attività dell’elastasi neutrofila nell’espettorato40
Aumento di SOD e CAT e riduzione dei livelli di MDA, TNF-α, IL-1β e IL-6 nella broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)41
Protegge l’attività dei neuroni cerebraliElevati livelli sierici di licopene sono associati a una riduzione del rischio di mortalità per la malattia di Alzheimer (AD) negli adulti42
Miglioramento delle funzioni cognitive nella mezza età43
Protegge le funzioni degli organi digestiviDiminuzione dell’indice di sanguinamento e riduzione della percentuale di gengivite44
Un maggiore consumo ha migliorato la funzione intestinale e ha contribuito a prevenire la stitichezza cronica45
Protegge la salute delle ossaStimola le vie WNT/β-catenina ed ERK1/2, aumenta l’espressione di RUNX2, fosfatasi alcalina e COL1A e diminuisce la RANKL nelle cellule Saos-246
Aumento della capacità antiossidante totale, riduzione della perossidazione lipidica, dell’ossidazione proteica e dell’N-telopeptide del collagene di tipo 147
Protegge le funzioni visive Riduce il rischio di sviluppare malattie oculari associate alla vecchiaia48
Aiuta a prevenire la formazione della cataratta sia in vitro che in vivo49

In che dosi si può assumere licopene?

Anche solo 5-7 mg al giorno possono essere sufficienti per ottenere benefici, migliorando la comunicazione intracellulare50.

Un gruppo di 299 uomini con sindrome metabolica ha ricevuto una integrazione di 15 mg/die di licopene e dopo 8 settimane è stata riscontrata una significativa riduzione della pressione arteriosa51.

Dosi più elevate invece, dai 35 ai 75 mg/die per lunghi periodi possono essere fornite nell’insorgenza di cancro o disturbi cardiovascolari52.

Effetti indesiderati e interazioni

Anche se non è stato stabilito un livello massimo di tolleranza, secondo alcuni autori è considerata sicura un’assunzione fino a 100 mg di licopene al giorno, mentre i dosaggi più comunemente utilizzati negli studi clinici vanno da 15 mg a 75 mg al giorno senza segnalazioni di effetti avversi significativi.5354

Colorazione arancione della pelle: licopenemia transitoria

Uno degli effetti collaterali più rilevanti del consumo eccessivo di licopene è una condizione benigna nota come licopenemia, caratterizzata da una colorazione arancione della pelle. Tale condizione è stata segnalata dopo il consumo di quantità estremamente elevate di licopene, con 2 litri di succo di pomodoro al giorno.55

Leggeri problemi gastrointestinali a dosaggi molto alti

Sempre con dosaggi molto elevati, sono stati segnalati alcuni lievi disturbi gastrointestinali, tra cui diarrea, nausea, gas e dispepsia.

Interazione con farmaci calcio antagonisti e ACE-inibitori

Alcuni studi suggeriscono che il licopene può potenziare gli effetti di due tipologie di farmaci che riducono la pressione: i bloccanti dei canali del calcio e gli ACE-inibitori. Se correttamente gestita in collaborazione con il medico curante, l’integrazione di licopene insieme ai farmaci può potenzialmente migliorare il controllo della pressione sanguigna.56

Interazione con farmaci antiaggreganti piastrinici

È stato rilevato un blando effetto antiaggregante del licopene che, seppur di grado inferiore rispetto all’aspirina, si teme potrebbe potenziare l’azione dei farmaci antiaggreganti.

È consigliabile sospendere l’assunzione di integratori di licopene almeno due settimane prima di un intervento chirurgico programmato.57

Gravidanza e allattamento: sicurezza non chiara

Assunto con la dieta è considerato sicuro durante la gravidanza e l’allattamento, ma la sicurezza degli integratori di licopene in queste condizioni non è ben stabilita. Alcuni autori ritengono invece che questo composto nutraceutico potrebbe prevenire le complicanze gravidiche come la preeclampsia o gestosi.58

Conclusioni

Gli studi condotti sul licopene sono davvero numerosi ed evidenziano le sue grandi potenzialità nel promuovere la salute e il benessere generale. Il suo variegato spettro di effetti benefici ne fa un potente composto nutraceutico naturale in grado di contribuire alla promozione della salute sia come profilassi che come terapia dei disturbi metabolici.

Per sfruttare appieno il suo potenziale e aumentarne l’utilità per la salute, è fondamentale utilizzare correttamente le fonti naturali e l’integrazione.

È altresì importante intraprendere ulteriori ricerche per delucidare in modo esaustivo i meccanismi molecolari alla base delle proprietà medicinali. Inoltre, per godere di un’utilità ottimale dall’uso di questo composto, è necessario valutare e raccomandare dosaggi efficaci e sicuri.

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Naturopata Educatrice in Nutrizione Funzionale®, Saggista, Ricercatrice autonoma e Blogger dal 2007.
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