Acido folico funzioni, fabbisogno, benefici, effetti avversi

Acido folico, folato o vitamina B9, è una forma sintetica di vitamina B essenziale, disponibile come integratore alimentare, talvolta aggiunto anche negli alimenti.

Grazie alla sua elevata stabilità, è la forma supplementare più diffusa, ma non quella più biodisponibile, come vedremo in questa sede.

Vitamina B9 acido folico funzioni, fabbisogno, benefici, effetti avversi

È necessario in molteplici vie metaboliche cellulari, tra cui la sintesi, la riparazione e la metilazione del DNA, la sintesi dei neurotrasmettitori, il metabolismo dell’omocisteina e di altri aminoacidi1 2.

Una carenza può aumentare il rischio di numerosi disturbi, tra i quali vi sono anche anemia e omocisteina elevata, e può influire negativamente sullo sviluppo del feto durante la gravidanza.

Che cos’è il folato?

Si tratta di una vitamina del gruppo B idrosolubile, nota anche come folacina, essenziale per la salute del nostro corpo, che dobbiamo necessariamente introdurre con la dieta o con l’integrazione.

La sua scoperta prese il via dal duro lavoro della ricercatrice Lucy Wills, botanico e geologo, che nel 1930 in India, si interessò alla grave anemia che colpiva le operaie in gravidanza più povere, impiegate nell’industria tessile.

Curiosità

La Wills, attraverso una sorprendente insistenza e accuratezza nelle sue indagini, dimostrò che l’anemia dipendeva da cattiva alimentazione, escludendo la natura infettiva e parassitaria.

Dopo aver eseguito diversi studi sui ratti, Wills suggerì l’uso di speciali integratori epatici e di creme spalmabili a base di lievito di birra nei gruppi a rischio. Le sostanze impiegate come antianemiche (allora sconosciute) che miglioravano i risultati della gravidanza furono inizialmente denominate “fattore Wills”.

Nel corso del tempo, man mano che si scopriva essere necessaria per la formazione di globuli rossi, la crescita dei polli e la proliferazione dei Lctobacillus, sono stati applicati altri nomi per questa sostanza essenziale: vitamina M, vitamina BC e vitamina B9.

Nel 1941 questo composto è stato isolato dagli spinaci. Il termine “folico” deriva dal latino “folium” che significa foglia. Più tardi, nel 1945, si svlippò il ciclo di sintesi sintetico3.

Differenza tra folato, acido folico e metilfolato

Il folato è un composto presente in natura: si trova sia negli alimenti che nel nostro organismo, in quanto prodotto in piccole quantità nell’intestino.

Si tratta di una forma biochimica instabile che si deteriora con facilità. Spesso si trova legata a amidi e proteine, mentre nell’alimentazione si mescola a composti in grado di inibire l’attività di quegli enzimi intestinali che ne consentono l’assorbimento.

Quando si parla di acido folico, invece, ci si riferisce di solito alla forma chimica sintetica presente negli integratori o negli alimenti arricchiti. Questo composto, a defferenza del precedente, è più stabile nell’ambiente in quanto, completamente ossidata ed anche in forma libera, caratteristiche che ne aumentano decisamente la biodisponibilità.

Struttura biochimica dell'acido folico

È composto dell’unione di tre molecole: 6-metilpterina, acido p-anubibenzoico (PABA) e acido glutammico. Da qui il nome di acido pteroilglutammico.

Structure of folic acid acido folico

La sua formula chimica è C19H19N7O6.


Il metilfolato invece è la forma attiva della vitamina B9, che non richiede l’intervento di enzimi per essere utilizzato nella cellula, tra cui l’enzima MTHFR, spesso difettoso in modo asintomatico, soprattutto nella popolazioni ispaniche e italiane4.

Struttura biochimica del metilfolato
Structure of 5 MTHF acido folico

La sua formula chimica è C20H25N7O6


Sinonimi di metilfolato:

  • 5-MTHF
  • L-metilfolato di calcio
  • Acido levomefolico

Perché preferire il folato metilato o folato attivo

L’acido folico non può svolgere alcuna attività biologica se prima non viene convertito in folato attivo, denominato in modo più specifico 5-metiltetraidrofolato. Se questa conversione avviene in modo rallentato o parziale a causa di un polimorfismo genetico dell’enzima MTHFR, avremo un accumulo di questo composto nei tessuti e nel plasma5.

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L’integrazione di folato attivo (metilato) ha dimostrato di aumentare la concentrazione ematica dei folati molto meglio dell’acido folico6.

Inoltre, diversi enzimi che richiedono folato vengono inibiti da un eccesso di substrato, suggerendo che il sovradosaggio della forma non metilata può essere controproducente7.

Perciò, la forma metilata di vitamina B9 è sempre preferibile , indipendentemente dalla presenza di una mutazione genetica.

Assorbimento

L’assorbimento è un processo che avviene in tre fasi chiave:

  • idrolisi dei poliglutammati di folato nei corrispondenti derivati monoglutammilici,
  • trasporto nelle cellule intestinali,
  • conversione in folato attivo (grazie all’enzima MTHFR), denominato 5-metiltetraidrofolato o 5-MTHF, la principale forma circolante nel corpo umano.

Esami di laboratorio

Il dosaggio del folato effettuato sui globuli rossi riflette il contenuto nella dieta dei 3 mesi precedenti. Ciò si rivela particolarmente utile se le misurazioni si effettuano raramente o una volta l’anno8.

Pertanto dosarne la quantità solamente nel siero o nel plasma può fornire una indicazione parziale poiché riflette le assunzioni delle ultime 2-3 settimane e può anche mascherare una carenza di vitamina B129.

A cosa serve l’acido folico

L’integrazione può ridurre efficacemente i livelli di omocisteina, aumentando la rimetilazione dell’omocisteina per la sintesi di metionina. Attraverso questo meccanismo si può ridurre l’infiammazione e influenzare positivamente diversi aspetti della salute generale10.

Con l’incremento della sintesi di metionina e di S-adenosilmetionina (SAMe) aumenta la sintesi di neurotrasmettitori come serotonina e dopamina e viene altresì regolata l’espressione genica attraverso la metilazione del DNA11 12.

L’integrazione viene utilizzata per curare l’anemia megaloblastica e per prevenire il rischio di difetti del tubo neurale durante la crescita del feto, se assunto prima del concepimento e durante la gravidanza13.

Migliorando il metabolismo dell’omocisteina, attraverso l’integrazione di si può ridurre il rischio di ictus14 e la progressione dell’ aterosclerosi15, sostenere le funzioni dell’endotelio, fondamentale per la salute delle arterie1617

L’acido folico è raccomandato a coloro che assumono metotrexato, quando utilizzato a basso dosaggio per trattare alcune condizioni autoimmuni, e sulfasalazina, analgesico per trattare la colite ulcerosa e il morbo di Crohn, allo scopo di ridurre gli effetti collaterali e prevenire la carenza di folati1819.

Prima della gravidanza

Durante la crescita e lo sviluppo del feto si verifica una notevole divisione cellulare, dove la rapida e continua sintesi di nuovo DNA e RNA richiede adeguate quantità di vitamina B9.

Tra il 21° e il 28° giorno dopo il concepimento, periodo in cui molte donne potrebbero non rendersi conto della loro condizione, la carenza di folato può causare la mancata chiusura del tubo neurale embrionale20.

I difetti del tubo neurale comprendono vari tipi di malformazioni, tra cui lesioni cerebrali e vertebrali (spina bifida) devastanti e pericolose per la vita21.

Studi randomizzati hanno dimostrato che l’integrazione di acido folico un mese prima del concepimento riesce a ridurre dal 60 al 100% i casi di malformazioni22 23.

Negli uomini

Secondo studi osservazionali, gli uomini con disfunzione erettile (DE) tendono ad avere livelli di folato più bassi, mentre la gravità della disfunzione si correla alla gravità della carenza2425.

Si presume che l’integrazione di vitamina B9 possa migliorare i sintomi della DE per alcuni uomini, anche quando aggiunta al farmaco26, attraverso meccanismi antiossidanti o promuovendo la metilazione del DNA durante la produzione dello sperma27.

Alcuni polimorfismi genetici della metionina sintasi (MTR) – A2756G e A66G28 e della metilen-tetraidrofolato reduttasi o MTHFR – 677CT29, enzimi coinvolti nel metabolismo dei folati, sono stati fortemente associati a infertilità maschile.

Dosi raccomandate e fabbisogno

La vitamina B9 deve essere assunta con l’alimentazione, dato che solo una minimima parte del fabbisogno, viene prodotta dal microbiota dell’intestino30.

Inizialmente, il fabbisogno è stato quantificato, come per altri micronutrienti, in base alla necessità di prevenire i sintomi da carenza grave.

Tuttavia, nel 1998 l’Accademia Nazionale di Medicina statunitense ha introdotto il concetto di folato equivalente (o DFE Dietary Folate Equivalents), dopo che una serie di studi ha evidenziato la maggior biodisponibilità dell’acido folico fornito dagli integratori e dagli alimenti fortificati, rispetto al folato naturale contenuto negli alimenti31.

Approfondimento sul folato equivalente

Nonostante il diabattito sia ancora aperto, si ritiene che la biodisponibilità di folato raggiunga il 100% quando fornito dagli integratori, il 50% se si trova negli alimenti e l’85% se proviene da alimenti fortificati.

Sulla base di tali stime valgono le sequenti equazioni:

  • 1 µg (microgrammo) di folati da alimento = 1 µg di folati equivalenti
  • 1 µg di acido folico aggiunto come fortificante negli alimenti = 1,7 µg di folati equivalenti
  • 1 µmg di acido folico da supplementi = 2 µg di folati equivalenti.

Facciamo qualche esempio. Una porzione di cibo che contiene 60 μg di folato fornirebbe 60 μg di DFE (folato equivalente), mentre una porzione di riso arricchito con 60 μg di acido folico fornirebbe 102 μg di DFE (1,7 x 60). Un integratore di acido folico di 400 μg assunto a stomaco vuoto fornirebbe 800 μg di DFE.

È necessario tener presente che il DFE è il risultato di studi condotti con persone adulte, mentre non vi sono studi che confrontano la biodisponibilità dell’acido folico contenuto nel latte artificiale con quello contenuto nel latte materno.

Pertanto, l’uso del DFE per determinare il fabbisogno di folati nei neonati e nella prima infanzia non sarebbe auspicabile.


Queste nuove raccomandazioni (vedi tabella 1) si basano sulle concentrazioni di folato nei globuli rossi che si ritiene correlate alle riserve di folato epatico.

Tabella 1

PeriodoEtàM (μg/al dì)F (μg/al dì)
Neonati0-6 mesi 6565
7-12 mesi806
Infanzia1-31508
4-820012
9-1330020
Adolescenti14-1840025
Adultioltre i 1940020
Gravidanza600
Allattamento500
Dati forniti da PubMed Books

Fonti alimentari di folato

AlimentiPorzioniμg di folato equivalente (DFE)
Fegato di manzo cotto85 g215
Spinaci cotti½ tazza131
Cereali per la colazione fortificati1 tazza100
Riso arricchito cotto½ tazza90
Asparagi bolliti489
Avocado crudo½ tazza59
Broccoli congelati cotti½ tazza52
Piselli congelati bolliti1 tazza47
Granchio pulito85 g36
Arance1 piccola29
Banana media124
Uovo bollito122
Dati estrapolati da: Dietary Supplement Fact Sheet: Folate.

Carenza di folato

La carenza di folato può verificarsi per diversi motivi, tra cui32:[1][2][3][4]

  • Insufficiente apporto dietetico33
  • Alcuni farmaci – ad es. metotrexato, antiepilettici, contraccettivi orali34.
  • Assorbimento compromesso (ad es. celiachia, bypass gastrico, disturbi da uso di alcol)35
  • Gravidanza (a causa di una maggiore richiesta biologica di folato)
  • Polimorfismi genetici (ad es., MTHFR, DHFR)36

Il principale segno clinico di carenza è un tipo di anemia caratterizzata da globuli rossi anormalmente grandi e sottosviluppati (anemia megaloblastica).

I sintomi di carenza sono piuttosto vari: affaticamento, scarsa concentrazione, aumento della frequenza cardiaca (tachicardia), irritabilità, vertigini, pelle pallida e lingua rossa dolorosa.

Effetti avversi della vitamina B9

Generalmente considerata sicura e ben tollerato se assunta a dosaggi adeguati, alcune persone possono manifestare effetti collaterali gastrointestinali come diarrea o nausea37.

Quando viene assunto durante la gravidanza, studi osservazionali suggeriscono che dosi più elevate di acido folico possono essere associate a un aumento del rischio di diabete gestazionale38, a una riduzione dello sviluppo psicomotorio e neurologico nel bambino39.

L’acido folico può inoltre mascherare i segni di carenza di vitamina B12.

Questi effetti avversi non si verificano utilizzando l’integrazione di L-metilfolato40.

Interazioni

La vitamina B9 potrebbe ridurre l’efficacia di alcuni farmaci, tra cui gli antiepilettici (ad esempio, la fenitoina)41, e di conseguenza potrebbe aumentare il rischio di convulsioni.

Elelvate dosi di acido folico possono interferire con l’efficacia del metotrexato un farmaco utilizzato nel trattamento del cancro42.

L’integrazione non ha mostrato alcun effetto sull’incidenza di vari tipi di cancro4344. Nel 2023, l’EFSA – l’Autorità europea per la sicurezza alimentare – ha dichiarato che non ci sono prove sufficienti per suggerire una relazione causale tra l’acido folico e il rischio di qualsiasi altro tipo di cancro45.

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Monica Martinuz
Naturopata Educatrice in Nutrizione Funzionale®, Saggista, Ricercatrice autonoma e Blogger dal 2007.
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