Acido alfa lipoico

Evidence-Based ✓

Acido alfa lipoico: un antiossidante contenente zolfo, coinvolto nella produzione di energia nei mitocondri. L’essere umano, gli animali e le piante sono in grado di sintetizzare acido alfa lipoico a partire dalla cisteina e dagli acidi grassi.12

L’acido alfa-lipoico è anche noto come:

  • ALA
  • acido tiottico
  • 1 acido 2-Dithiolano-3-Pentanoico
Acido alfa lipoico cos’è, a cosa serve, effetti avversi

Principali benefici dell’acido alfa lipoico

L’acido alfa lipoico elimina le specie reattive dell’ossigeno e può avere un effetto protettivo sui neuroni. Ad esempio, una sperimentazione con persone colpite da sclerosi multipla (SM) ha rilevato un decremento della perdita di volume del cervello dopo 2 anni di integrazione con alcido alfa lipoico3.

Sempre in soggetti con SM, ALA ha persino ridotto i punteggi di disabilità e migliorato la deambulazione.

ALA viene suggerito spesso per alleviare il dolore da neuropatia diabetica, anche se gli studi non sono coerenti sui benefici di questo composto per i diabetici di tipo 2456.

Migliora la fertilità in uomini e donne

Esistono invece evidenze più coerenti sulla capacità dell’acido alfa lipico di migliorare la concentrazione e la motilità dello sperma78.

Inoltre, anche la fertilità delle donne tra vantaggio da tale composto, migliorando la fertilità femminile nel contesto della sindrome dell’ovaio policistico, influenzando nello specifico la maturazione degli ovociti, la fecondazione e lo sviluppo degli embrioni9.

Benefici cardiovascolari

L’azione antiossidante, la riduzione dello stress ossidativo e dell’infiammazione associate all’acido alfa lipoico hanno dimostrato di migliorare la salute cardiovascolare10.

ALA aumenta altresì, seppur in modo lieve, la dilatazione dei vasi, favorendo la sintesi di ossido nitrico da parte dell’endotelio11.

Acido alfa lipoico e diabete

L’ALA ha dimostrato di migliorare in modo significativo la sensibilità all’insulina riducendo altresì il rischio di lesioni aterosclerotiche coronariche. In particolare, nella sindrome metabolica e nel diabete tipo 2, ALA attenua le anomalie del glucosio e dei lipidi.12

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Come funziona l’acido alfa-lipoico

ALA è coinvolto nella respirazione cellulare nei mitocondri essendo cofattore del complesso della deidrogenasi del piruvato, un enzima chiave nella produzione di energia13.

Attraverso la riduzione dello stresso ossidativo, l’acido alfa lipoico può migliorare le funzioni neurologiche, agendo sul fattore 2 correlato a NF-E2, un fattore di trascrizione coinvolto nella fase II di disintossicazione e che regola l’espressione genica di enzimi antiossidanti e citoprotettivi 1415.

Dosaggi

Disclaimer !

I dosaggi standard utilizzati anche negli studi, si aggirano tra i 300 e i 600mg, con scarsa differenziazione tra il composto Na-R-ALA, che induce livelli ematici più elevati, e la miscela racemica di ALA (isomeri S e R).

ALA è un composto liposolubile, ma non richiede la presenza di acidi grassi alimentari per l’assorbimento, pertanto si può assumere anche a digiuno.

Acido alfa lipoico effetti avversi

In genere l’integrazione di acido alfa lipoico è ben tollerata, sebbene in alcuni casi possa causare mal di testa, disturbi gastrointestinali, eruzioni cutanee e, in rari casi può ridurre una funzione renale compromessa161718.

Può causare ipoglicemia

In persone geneticamente predisposte con determinate varianti genetiche, l’acido alfa lipoico può innescare ipoglicemia, nonché la sindrome insulinica autoimmune (IAS, insulin autoimmune syndrome), denominata anche sindrome di Hirata, dal nome del medico giapponese che la scoprì per la prima volta nel 197019.

La sindrome insulinica autoimmune è una malattia rara causata da una risposta autoimmune all’insulina20. È caratterizzata da ipoglicemia e livelli elevati di insulina – in particolare dopo aver consumato un pasto – nonché da livelli elevati di anticorpi contro l’insulina21.

La causa di questa sindrome non è chiara, ma è stata associata ad alcune varianti nei geni dell’antigene leucocitario umano HLA, Human Leukocyte Antigen.

L’innesco dell’ipoglicemia o della sindrome di Hirata vera e propria, può essere innescata dall’assunzione di acido alfa lipoico ma anche da altri farmaci22.

Il recupero dalla sindrome insulinica autoimmune può essere immediato (entro due giorni o una settimana), ma alcune volte può richiedere alcuni mesi e potrebbe essere necessario anche un trattamento con corticosteroidi23.

Tuttavia, anche se raramente, alcune persone possono sviluppare ipoglicemia cronica24.

Sintomi IAS, sindrome insulinica autoimmune

I sintomi corrispondono alle manifestazioni cliniche dell’ipoglicemia che si verificano principalmente durante la notte e la mattina presto. Sono stati osservati livelli estremamente bassi della glicemia dopo i pasti e durante il digiuno prolungato.

I sintomi di cui essere consapevoli sono: sudorazione, palpitazioni e tremore alle mani, fame, debolezza, vertigini, visione offuscata, afasia, perdita di coscienza, coma, svenimento, perdita di coordinazione e amnesia parziale – riportata nel 64,9% dei 37 pazienti in persone di origine inglese e cinese25.

Non esiste un coefficiente di rischio per la dose

Nel 2021, l’EFSA, il gruppo di esperti della Commissione europea sulla nutrizione, ha confermato che “il consumo di acido alfa lipoico aggiunto agli alimenti, compresi gli integratori alimentari, aumenta probabilmente il rischio di sviluppare IAS in individui con alcuni polimorfismi genetici che non possono essere facilmente identificati senza test genetici.” 26

Non è stato ancora stabilito né il meccanismo sottostante né una soglia di assunzione al di sopra della quale la IAS ha maggiori probabilità di verificarsi.

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Monica Martinuz
Naturopata Educatrice in Nutrizione Funzionale®, Saggista, Ricercatrice autonoma e Blogger dal 2007.
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