I farmaci sartani inibiscono la pressione sanguigna bloccando l’attivazione dei recettori AT1 dell’angiotensina II. Spesso vengono prescritti in aggiunta al farmaco principale per ottenere un miglior controllo della pressione.
Tuttavia, il percorso di approvazione di questa classe di farmaci è costellato da ombre che ne mettono in dubbio la sicurezza e l’efficacia. Prendiamo ad esempio il caso di valsartan.
L’11 luglio 2013, funzionari dell’Università di medicina di Kyoto sono costretti a scusarsi pubblicamente durante una conferenza stampa, nel corso delle rivelazioni sul gruppo di ricerca che ha manipolato i dati sullo studio relativo a valsartan, il principio attivo antipertensivo venduto della Novartis. (1)
The Wall Street Journal ha cercato di dirlo dolcemente: “Due indagini universitarie sulla ricerca condotta per Novartis scoprono che i dati erano stati alterati al fine di produrre risultati imprecisi.”
Oltre alla manipolazione dei dati, ci sono state accuse di conflitto di interesse e, The Lancet una delle più prestigiose riviste scientifiche al mondo, ha ritirato lo studio.
Dati manipolati sui benefici del valsartan (Diovan)
I ricercatori giapponesi coinvolti promuovevano i benefici del principio attivo di valtarsan, ma la ricerca universitaria ha scoperto che i dati dello studio erano stati manomessi al fine di creare falsi risultati.
Sono stati omessi i dati sugli effetti avversi, sulle morti per cancro ai polmoni e per altre cause, manipolati i dati che rivelano la riduzione del rischio di ictus, angina e scompenso cardiaco.
Ora c’è il dubbio anche sul fatto che i farmaci sartani offrano degli effettivi benefici.
Finora, otto ospedali giapponesi hanno annunciato che cesseranno l’uso della sostanza farmacologica denominata valsartan.
Il Dr. Thomas Marciniak, membro della FDA, esperto di sicurezza del paziente, aveva precedentemente segnalato un potenziale rischio di cancro legato all’uso di farmaci antipertensivi sartani (bloccanti del recettore dell’angiotensina).
Risalgono infatti al 2010 le prime preoccupazioni, dopo la pubblicazione dell’articolo apparso in The Lancet Oncology. Mentre la FDA glissa sul rischio cancro, il dottor Marciniak ha analizzato i dati grezzi e ha concluso che vi era un aumento del rischio di cancro ai polmoni del 24%.
Per la FDA il rischio cancro è trascurabile ma le sue affermazioni si basano su studi che hanno una durata di tre anni e mezzo, insufficiente a stabilire se una sostanza è cancerogena, persino se volessimo stabilire il rischio cancerogeno delle sigarette.
Il 20 giugno 2011 da Taiwan uno studio pubblicato nel Journal of Clinical Oncology ha rivelato che i pazienti con diabete che assumono farmaci sartani come Candesartan e Telmisartan (Micardis) hanno sperimentato un aumento del rischio di cancro.
Nel settembre del 2011 un altro studio ha sottolineato gli stessi problemi seppure in una popolazione particolarmente fragile. Questa volta siamo in Germania.
I ricercatori scrivono che il cancro ai polmoni ha un tasso significativamente più elevato nei pazienti sottoposti a trapianto di rene che avevano fumato e aveva ricevuto ACE-inibitori o sartani.
La FDA nonostante tutto, ancora non ha nulla di nuovo da dire al pubblico, mentre in Giappone le autorità sanitarie ritirano il valsartan dagli ospedali.
Nuovi effetti avversi dei farmaci antipertensivi sartani
In aggiunta a tutte le cattive notizie sui dati manipolati, i funzionari giapponesi hanno appena richiesto a Novartis di avvertire medici e pazienti che Diovan – nome commerciale del farmaco che contiene il principio attivo valsartan -può causare cinque reazioni cutanee potenzialmente pericolose per la vita:
- La sindrome di Stevens-Johnson (SJS)
- Necrolisi epidermica tossica (TEN)
- Eritema multiforme
- Pemfigo, una malattia cronica della pelle caratterizzata dalla comparsa di vescicole e bolle.
Chi sviluppa un rash durante l’assunzione di valsartan deve contattare immediatamente un medico!
Altri effetti collaterali che è bene conoscere su valsartan e altri farmaci sartani:
- Vertigini, stanchezza, pressione bassa
- Tosse
- Mal di testa
- Infezioni delle alte vie respiratorie, sinusite, naso chiuso,
- Digestiva disagio, diarrea, mal di stomaco, mal di schiena
- Dolori articolari, artrite
- Gonfiore del viso, delle labbra, della bocca, della lingua o della gola (richiede un trattamento medico di emergenza immediato)
- Ritenzione di potassio e di accumulo (iperkaliemia)
- Danni renali, danni epatici
- La perdita dei capelli
Sebbene la maggior parte dei medici ritengono che i sartani non causino tosse, alcune persone sono sensibili a questo effetto collaterale.
Principi attivi dei farmaci sartani sul mercato Italiano
Le prescrizioni dei sartani in Italia sembrerebbe limitata ai casi di intolleranza ad altre tipologie di farmaci oppure vengono affiancati ad un’altro tipo di farmaco che risulti insufficiente a controllare la pressione arteriosa. Abbiamo le seguenti sostanze (nome del principio attivo):
- candesartan
- irbesartan
- olmesarta
- valsartan
- telmisartan
Cosa fare quando il farmaco causa problemi?
Senza interrompere il farmaco, potresti consultare il medico sul fatto di intraprendere un percorso di alimentazione e integrazione adatta al tuo caso.
Modificando le vostre abitudini di vita, senza escludere a una integrazione mirata, è possibile che la pressione si riduca e a quel punto potreste proporre al vostro medico la riduzione dei farmaci.
Detto questo, è improbabile che i professionisti sanitari abbiano sentito parlare dello scandalo giapponese, così come del comportamento della FDA sul rischio cancro dei sartani.
Ti consiglio di stampare l’articolo del Wall Street Journal che trovi anche in fondo alla pagina.
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Riferimenti
(1) Wall street Journal
(2) Forbes
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