Stearato di magnesio: dannoso o sicuro?

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Lo stearato di magnesio si utilizza nella produzione alimentare, tra cui ad esempio prodotti da forno, spezie, dolciumi, ed anche nella produzione farmaceutica di capsule, polveri e compresse.

Le sue funzioni sono molteplici: antiagglomerante, antischiuma, lubrificante, legante e addensante. Trova impiego anche in alcuni cosmetici.

Su Internet circolano molte affermazioni imprecise e la preoccupazione per lo stearato di magnesio è in gran parte esagerata; scopriamo per quali ragioni.

Stearato di mangesio fa male o è sicuro? Quali effetti ha sull'organismo?

Stearato di mangesio: che cos’è?

Viene dichiarato in etichetta con la sigla E470b oppure con le diciture “magnesio stearato”,  o anche “sali di magnesio degli acidi grassi”. La sua formula chimica è Mg(C18H35O2)2.

Lo stearato di magnesio è un sale ottenuto dal legame di uno ione di magnesio con due molecole di stearato. Appare come una polvere bianca.

Lo stearato è la forma anionica dell’acido stearico.  Quando viene degradato dal nostro organismo lo stearato di magnesio si trasforma in acido stearico.

L’acido stearico è un grasso saturo a catena lunga che si trova in abbondanza nella carne di manzo, nel burro di cacao, nell’olio di cocco, nei semi di lino e in altri alimenti naturali.

Effetti indesiderati dello stearato di magnesio: veri o presunti?

L’acido sterarico è l’unico grasso saturo a catena lunga che non fa aumentare i livelli di colesterolo e non aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, secondo le più recenti prove scientifiche. Uno studio pubblicato nel 20211 ha rilevato che le donne in postmenopausa con malattia coronarica conclamata presentavano un rischio maggiore di esito negativo consumando una dieta a basso contenuto di grassi.

Effetto sulle cellule immunitarie

Uno studio che molti hanno usato come prova contro lo stearato di magnesio è un esperimento del 1990 intitolato “Base molecolare dell’azione immunosoppressiva dell’acido stearico sulle cellule T”2.

Chiunque usi questo studio per incriminare lo stearato di magnesio è molto probabile che non lo abbia mai letto.

Nell’esperimento, gli scienziati hanno isolato cellule T e B da topi, le hanno messe in una piastra di Petri e le hanno immerse in una soluzione contenente acido stearico (insieme ad altri componenti). Durante l’osservazione dell’esperimento le cellule T hanno incorporato l’acido stearico nella loro membrana cellulare, destabilizzandola a tal punto da provocare la morte della cellula.

Come prima cosa questo studio non ha nulla a che fare con lo stearato di magnesio. È stato utilizzato il vecchio acido stearico che si trova nella carne, nel cioccolato o nell’olio di cocco. Se questo studio fosse motivo di preoccupazione, allora ci si dovrebbe preoccupare anche delle elevate quantità di acido stearico contenuto in molti alimenti.

In secondo luogo, lo studio non ha nulla a che vedere con l’acido stearico consumato con la dieta. In condizioni normali, le cellule T non sono immerse nell’acido stearico, nemmeno se si potesse consumare quantità sovrumane di olio di cocco, sego e burro di cacao.

In terzo luogo, i ricercatori hanno utilizzato cellule T ricavate dai topi dove l’acido stearico incorporato nelle loro membrane impedisce di desaturare gli acidi grassi.

Le cellule T umane invece hanno la capacità di desaturare gli acidi grassi, quindi anche se le cellule T fossero immerse nell’acido stearico, sarebbero in grado di mantenere la loro funzione di membrana3.

Riepilogando: questo studio non ha alcuna rilevanza per il consumo umano di stearato di magnesio.

Effetti tossici da pesticidi e OGM?

Il fatto che lo stearato può derivare in parte anche da olio di semi di cotone può sollevare il dubbio che possa essere contaminato da pesticidi.

Sappiamo che l’olio di semi di cotone viene ampiamente utilizzato nell’industria alimentare4. Ma si deve tener presente che lo stearato di magnesio è una sostanza altamente purificata e sottoposta a un intenso e rigoroso processo di estrazione e raffinazione prima di essere utilizzata.

Finora non ci sono prove che lo stearato di magnesio trattenga quantità sostanziali di residui di pesticidi e non contiene acidi grassi omega-6.

Per quanto riguarda il fatto che l’olio di semi di cotone sia OGM, la fonte del grasso grezzo non fa differenza nella forma finale dello stearato.

L’acido stearico è una molecola a 18 atomi di carbonio con una struttura chimica specifica che rimane identica a se stessa a prescindere dalla provenienza.

Effetto sull’assorbimento di nutrienti e farmaci

Un’altra critica mossa allo stearato di magnesio è che potrebbe inibire l’assorbimento dei nutrienti.

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Uno studio in vitro condotto nel 2007 ha rilevato che le compresse contenenti stearato di magnesio si scioglievano più lentamente di quelle senza quando venivano poste in un succo gastrico artificiale5.

Gli autori hanno concluso che sono necessari studi in vivo per determinare se questo risultato abbia un significato pratico.

Tuttavia, studi precedenti hanno rilevato che, sebbene il magnesio stearato aumentasse il tempo di dissoluzione di un farmaco, non aveva alcun effetto sulla biodisponibilità complessiva, come evidenziato dai livelli ematici del farmaco nei soggetti testati.

Inoltre, i livelli di magnesio stearato non hanno influito sulla dissoluzione delle compresse6.

Tutte queste informazioni indicano che lo stearato di magnesio non influisce sulla biodisponibilità complessiva del farmaco o dell’integratore.

Formazione di biofilm

Alcuni critici dello stearato di magnesio sostengono che può indurre la formazione di biofilm nell’intestino.

I biofilm sono comunità di batteri immobili che si formano aderendo alla parete intestinale dove generano una matrice polisaccaridica. Questa affermazione sembra basarsi sul fatto che il sapone contiene magnesio e stearato di calcio, per cui si insiste sul fatto che, proprio come la schiuma di sapone crea una pellicola sul lavandino o sulla doccia, lo stearato di magnesio creerebbe una pellicola nell’intestino.

Non ci sono prove scientifiche in tal senso ed è abbastanza ovvio che l’intestino è un ambiente molto diverso.

Allergia al magnesio stearato

Uno studio del 2012 intitolato “Magnesium stearate: an underestimated allergen” riferisce di una donna di 28 anni che ha avuto una reazione allergica al magnesio stearato, con conseguente orticaria. Sarebbe stato interessante poter leggere lo studio, ma non è accessibile.

Si tratta di un caso studio che riguarda una possibilità molto rara. Ricordo che una manifestazione allergica si scopre in genere nei primi anni di vita e può essere potenzialmente fatale7.

Stearato di magnesio nei cosmetici

Lo stearato di magnesio ha diversi impieghi nell’industria cosmetica: è un antiagglomerante, un agente di carica, un colorante e altro ancora.

Nel database dei cosmetici Skin Deep dell’Environmental Working Group, lo stearato di magnesio è contrassegnato a basso rischio, nonostante la limitatezza dei dati.

In che dosi lo stearato di magnesio fa male?

Uno studio sui ratti ha stabilito che per iniziare a notare effetti tossici negli esseri umani la dose da assumere è pari a circa  2,5 grammi di magnesio stearato per chilo di peso al giorno8.

In pratica, una persona di 70 kg dovrebbe consumarne 175 grammi al giorno, una quantità decisamente abnorme rispetto a quei pochi milligrammi riscontrabili negli integratori o nei farmaci.

Per concludere, non ci sono evidenze scientifiche in grado di giustificare preoccupazioni per la salute quando si ingeriscono quantità irrisorie di stearato di mangesio.

Riferimenti

  1. Noakes TD. Hiding unhealthy heart outcomes in a low-fat diet trial: the Women’s Health Initiative Randomized Controlled Dietary Modification Trial finds that postmenopausal women with established coronary heart disease were at increased risk of an adverse outcome if they consumed a low-fat ‘heart-healthy’ diet. Open Heart. 2021 PMCID: PMC8296783 ↩︎
  2. PMC1384169 – PDF ↩︎
  3. Anel et al. Fatty acid metabolism in human lymphocytes. II. Activation of fatty acid desaturase-elongase systems during blastic transformation. Biochim Biophys Acta. 1990 PMID: 2114179 ↩︎
  4. Riaz T et al. Cottonseed oil: A review of extraction techniques, physicochemical, functional, and nutritional properties. Crit Rev Food Sci Nutr. 2023 PMID: 34387525 ↩︎
  5. Uzunović A, Vranić E. Effect of magnesium stearate concentration on dissolution properties of ranitidine hydrochloride coated tablets. Bosn J Basic Med Sci. 2007 PMCID: PMC5736124 ↩︎
  6. Eddington ND et al. Identification of formulation and manufacturing variables that influence in vitro dissolution and in vivo bioavailability of propranolol hydrochloride tablets. Pharm Dev Technol. 1998 PMID: 9834957 ↩︎
  7. Anagnostou K. Anaphylaxis in Children: Epidemiology, Risk Factors and Management. Curr Pediatr Rev. 2018 PMID: 29732976 ↩︎
  8. Søndergaard D, Meyer O, Würtzen G. Magnesium stearate given perorally to rats. A short term study. Toxicology. 1980 PMID: 7434368 ↩︎
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Naturopata Educatrice in Nutrizione Funzionale®, Saggista, Ricercatrice autonoma e Blogger dal 2007.
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