Bagni derivativi: una tecnica naturale per star bene

I bagni derivativi sono una tecnica antica, naturale ed efficace per ridurre l’infiammazione generale e in particolare per attenuare tutta una serie di disturbi collegati a “eccesso di calore” corporeo.

Non si tratta in alcun modo di una metodica che serva a curare o guarire alcunché e nemmeno contrasta le normali cure mediche. I benefici dei bagni derivativi dipendono dalle condizioni e dalla costanza di ciascuno.

Vediamo dunque cosa sono, quali effetti possono avere i bagni derivativi, come si applica la tecnica e quando è controindicato farla.

bagni derivativi cosa sono, benefici, controindicazioni

Cosa sono i bagni derivativi

Questa tecnica consiste nel portare e mantenere la frescura a livello del perineo (zona compresa tra l’ano e i genitali), tutti i giorni, al fine di attivare la motilità intestinale (un’aiuto naturale in più contro la stitichezza) e i movimenti delle fascie, (fascia = insieme di membrane costituite da migliaia di piccoli canali che circondano i muscoli, gli organi e le ossa), nonché favorire la circolazione dei grassi.

Questa circolazione di cui si parla poco, è stata studiata da vari medici, chinesiologi e naturopati nel corso del secolo scorso, per intenderci la fascia è quella pellicina che riveste i muscoli, le ossa e gli organi, possiamo definirla una rete che ha origine nell’intestino e si espande in tutto il corpo.

Il circolo di questo movimento parte dall’intestino si propaga fino all’angolo più nascosto del nostro corpo e ritorna nell’intestino dove convogliano tutte le sostanze di rifiuto, tossine, grassi, ecc. che vengono poi espulse con le feci.

I blocchi della fascia posso essere di origine meccanica per esempio l’elastico degli slip o le calze troppo stette ecc. che favoriscono la formazione di cuscinetti; possono essere di origine traumatica: ferite, operazioni, brividi; infine possono essere di origine psicologica: la paura, l’ansia, una cattiva notizia bloccano la fascia.

In questi casi si instaura una sorta di rigidità che impedisce il movimento fluido e regolare delle fasce.

Quali benefici possono offrire i bagni derivativi?

I risultati potrebbero davvero sorprenderti: l’intestino acquista una motilità più naturale, il sistema linfatico si attiva e sicuramente ti sentirai meno gonfia, a mano a mano che il tempo passa si potrebbero ridursi anche i cuscinetti di grasso che con tanta fatica cerchi di eliminare, ti sentirai più leggera in quanto il bagno derivativo normalizza il peso, e anche la circolazione del sangue sarà più fluida.

Tutte le zone del tuo corpo avranno una temperatura più naturale i piedi e le mani saranno più caldi (se normalmente sono freddi e viceversa). Anche il tuo cervello si sentirà molto meglio, spesso i mal di testa sono dovuti a riscaldamento interno o alla cattiva circolazione o alla cattiva digestione.

Provalo quando hai la febbre o l’influenza, la temperatura può abbassarsi subito dopo il bagno.

Secondo France Guillain, nel suo libro sui bagni derivativi, si ottengono ottimi miglioramenti nelle condizioni che seguono:

• acne
• acufeni
• affaticamento
• allergie
• allergia da pollini
• angina
• appetito
• artrosi e artrite (dolori)
• asma
• chemioterapia
• cellulite

• denti e gengive
• dipendenza (alcol, tabacco, caffè)
• eczema
• emorroidi
• herpes
• insonnia
• memoria
• mestruazioni
peso (regolazione)
• stitichezza
• capelli (radi, caduta, calvizie)

Controindicazioni ai bagni derivativi

France Guillain nel suo libro raccomanda di evitare la pratica dei bagni derivativi per alcuni mesi dopo aver subito qualsiasi operazione chirurgica, dopo un trapianto e persino dopo le iniezioni di tossina botulinica. Una seconda controindicazione è il caso di una grave malattia terminale.

Come funzionano in pratica i bagni derivativi

La tecnica del bagno derivativo inizia con l’immergere una spugna oppure un guanto nell’acqua fredda. Poi lo si fa scorrere con una leggera frizione, salendo a partire dal perineo fino all’altezza dell’osso pubico o della radice del pene per poi ridiscendere lungo lo stesso percorso, ad esempio l’inguine destro.

Poi si immerge di nuovo il guanto o la spugna nell’acqua fredda e si ripete la stessa cosa sull’altro lato.

Non strizzare la spugna. Per comodità ti consiglio di sederti sul bidet, riempirlo di acqua fredda, l’acqua sarà fredda ma non gelata, e procedere al bagno derivativo.

Il tuo corpo deve essere caldo, se necessario copriti le spalle con uno scialle di lana, anche i piedi saranno caldi, l’unica parte che sarà bagnata è esclusivamente l’inguine. Il calore serve per evitare contrazioni che possono rallentare la circolazione linfatica.

Questo trattamento va effettuato da 15 a 30 minuti al giorno a seconda del peso corporeo; al di sotto dei 50 Kg sono sufficienti 15 minuti, tempo che si protrae a seconda del peso.

Si possono praticare a tutte le età e per ogni tipo di disturbo, per i bambini sono sufficienti da 5 a 10 minuti a seconda dell’età.

In alternativa all’acqua, la tecnica dei bagni derivativi prevede che si possono utilizzare delle poche yokool in tessuto, indossandole come fossero un piccolo pannolino, dopo averle tenuto circa una paio di ore in congelatore. La frescura deve essere piacevole e non eccessiva.

Ti consiglio di farlo tutti i giorni per 5 settimane poi sospendere per 2 settimane e riprendere per 3 cicli. La pratica si effettua lontano dai pasti, oppure circa un’ora dopo in modo da evitare di richiamare sangue dagli organi digestivi.

Nella mia esperienza di naturopata ho constatato che i clienti che seguono questo consiglio riacquistano la salute e il benessere più rapidamente.

Anche a livello alimentare, si riescono a sostituire i cibi più tossici con facilità in quanto il corpo ripulito dalle tossine richiede sempre meno i cibi che l’hanno intossicato e da cui prima si era maggiormente attratti.

Sono convinta che questa pratica completamente naturale e benefica oltre che totalmente gratuita (aspetto non certo di poco conto), può aiutare ciascuno di noi a stare meglio e a cominciare ad adottare sempre più metodi naturali e innocui per curare sé stesso e i suoi cari.

Se già hai fatto questa esperienza ti invito a condividerla qui lasciando un commento: potrebbe essere utile ad altri!

Avatar per Monica Martinuz
Naturopata Educatrice in Nutrizione Funzionale®, Saggista, Ricercatrice autonoma e Blogger dal 2007.
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